JACOBS E TAMBERI:
DUE ORI AZZURRI IN UN UNICO ABBRACCIO
- Domenica 1 Agosto 2021 Le Olimpiadi di Tokyo ci stanno regalando non solo medaglie ma storie di GRANDI CAMPIONI
- LA FINALE DEI 100 METRI PIANI E L’ORO AZZURRO . Che sport strano e ingrato può essere l’atletica; fatto anche di sforzi continui, nascosti, senza gratificazione e poi tutto che si gioca in una manciata di secondi… “SONO ITALIANO IN OGNI CELLULA”, e si sente Jacobs è un ragazzo del ’94, nato in Texas ma “italiano in ogni cellula del suo corpo” dice lui
- E’ NATO IN USA, MARCELL, ma i suoi ricordi iniziano in Italia. E per il 2021 ne aveva in serbo di nuovi e speciali, “Pronto per un 2021 di grandi cose”. Sensazioni e presentimenti di una stagione da record, per lui e per lo sport italiano. Tutto il prima di quei 9 secondi e 80 Per essere un lampo, il più veloce di tutti, servono interminabili allenamenti, sforzi, sofferenze, maturazione fisica, ma soprattutto mentale e umana.
- ORA CHE JACOBS È SALITO SULL’OLIMPO, come in tanti dietro la tastiera siamo tentati di dire giocando con parole e immagini, ci si precipita a vedere da dove venga, chi siano i suoi genitori, cosa c’è dietro e dentro un campione che ha gonfiato di orgoglio una nazione intera. Mamma e papà si sono conosciuti da giovanissimi e sposati presto, lei 18, lui 20 anni; il padre, un marines, VIENE MANDATO IN COREA e la mamma, Viviana Masini, decide di tornare in Italia a vivere e far crescere quel figlio.
- GLI FA DA MADRE E PADRE, e avrà fatto del suo meglio. Eppure per Marcell QUEL PADRE ASSENTE È UN MACIGNO CHE VA FATTO ROTOLARE VIA. No, anzi, il masso che va tolto dal petto è la rabbia, il risentimento per il suo non esserci stato. UNA FAME D’AMORE, questa, che si manifesta come può. Sarà la mental coach Nicoletta Romanazzi a capire che con quel peso Marcell non avrebbe potuto liberare del tutto la sua potenza. Il primo muscolo da sciogliere, il cuore.
- IL RAPPORTO COL PADRE: “Con mio padre non è ancora tutto risolto, però almeno con papà ora comunichiamo. Cioè, io copio e incollo: IL TRADUTTORE DI GOOGLE mi dà una mano quando non capisco. Lo so, lo so, dovrei rimettermi a tavolino a rispolverare la grammatica inglese: i termini li conosco, è che per paura di sbagliare mi paralizzo e sto zitto. Ora mi sento sbloccato. È incredibile la potenza dell’energia che si muove quando abbatti un muro.
- LO ODIAVO PER ESSERE SCOMPARSO, Ho Ribaltato La Prospettiva: MI HA DATO LA VITA, MUSCOLI PAZZESCHI, LA VELOCITÀ.L’HO GIUDICATO SENZA SAPERE NULLA DI LUI. Dietro questo ragazzone tutto muscoli e tatuaggi, oltre la sofferenza che ha attraversato per le vicende familiari, C’è un aneddoto che mi è rimasto impresso, anzi due: Marcell era veramente veloce, dotatissmo, vinceva sempre in tutto; il calcio no, non era proprio il suo.
- IMPARARE A PERDERE PER IMPARARE A VINCERE Adriano, per aiutarlo a maturare, a comprendere cosa significa saper gestire le energie e puntare a un traguardo per cui non basta il talento naturale, lo iscrisse ad una gara di corsa campestre. Marcell non aveva nessun entusiasmo per la cosa, anzi pare abbia protestato. Parliamo di un bambino che ha iniziato ad allenarsi a 8, 10 anni. Adirano è irremovibile: farai questa gara. Ok, parte, brucia tutti gli avversari al primo giro. E’ stanchissimo, si ferma e non vuole più proseguire; invece da bordo pista allenatore e dirigenti insistono, “Forza Marcel, ce la puoi fare, l’importante è che arrivi in fondo non devi per forza vincere, ma non mollare”. Marcell si convince, si rialza, cammina poi riprendere a correre: arriverà comunque secondo!
- COSÌ SI TIRANO SU I BAMBINI NELLO SPORT; FACENDOLI PROVARE, MISURANDOSI CON SÈ STESSI E GLI ALTRI, AIUTANDOSI. NON C’È NIENTE CHE FACCIA CRESCERE E MATURARE I FIGLI COME DARE PICCOLE E CRESCENTI RESPONSABILITÀ.
- EMERGERE MA NON PER SCHIACCIARE Ecco, questo è il mio punto di vista che a guardarlo ora, dal gradino più alto del podio olimpico che Jacobs si è indubbiamente guadagnato, fa tutto un altro effetto. Dietro quell’approdo c’è una scia lunga, rimasta finora invisibile, di uomini e donne che hanno offerto a Marcell un’occasione dietro l’altra, INSEGNANDOGLI A PERDERE che lo hanno guardato come persona Mi dà un grande conforto perché significa che si può eccellere, anzi direi che è un dovere provarci fino in fondo; ma significa anche che NESSUNO DI NOI VALE SOLO PER QUELLO, NESSUNO È SOLO L’ORO CHE GLI METTONO AL COLLO; nessun bambino è solo un potenziale futuro fuori classe.
- DUE ORI, UN CUORE SOLO L’altro è il marchigiano Gianmarco Tamberi, classe 1992, Si corrono incontro lui e Marcell, si abbracciano e non credono a quello che hanno combinato. Gianmarco nel dubbio non vuole più dormire, per non perdere questo sogno incredibile che l’infortunio subito a ridosso dei Giochi Olimpici di Rio nel 2016 aveva creduto irraggiungibile. “Fino a due giorni fa non sapevo se ne era valsa la pena, invece vincere un oro olimpico dopo un infortunio come quello che ho avuto dopo Rio è una emozione incredibile. Dal giorno dell’infortunio ho sempre pensato solo a Tokyo 2020, sentivo che sarebbe successo qualcosa di magico”.
· LA GRANDEZZA DI “GIMBO” GIANMARCO ha lottato e ci ha creduto e così è saltato più alto di quasi tutti; perché con lui c’è l’atleta del Qatar Barshim. Ma questa condivisione non ha fatto che aumentare la gioia dei due atleti. Ecco cosa dice Barshim “L’oro a pari merito? Ci siamo guardati negli occhi con Gimbo, non e’ servito usare parole. Eravamo in gara da tre ore, è uno dei miei migliori amici e abbiamo avuto lo stesso infortunio. Essere insieme sul tetto del mondo e’ un sogno”.
· QUESTO RAGAZZO PAZZO È PAZZO DAVVERO, NEL senso più positivo del termine…PRIMA DI SALTARE PIÙ IN ALTO DI TUTTI, SI È MESSO IN GINOCCHIO SAPETE CHE HA FATTO POCHI GIORNI PRIMA DELLA FINALE QUESTO SPILUNGONE DI CIVITANOVA MARCHE? Si è messo in tiro, ha portato a cena la sua ragazza, le ha offerto un mazzo di fiori e le ha chiesto di sposarlo.
· ERA IL 16 LUGLIO E QUESTA COSA NON SI POTEVA PROPRIO RIMANDARE. “Hai messo davanti alla tua vita la mia vita, hai trasformato i miei obiettivi nei tuoi obiettivi – ha scritto ‘Gimbo’ – Hai deciso di vivere al mio fianco come se fossi il mio sostegno quotidiano per arrivare dove io ho sempre sognato. OGNI ISTANTE CHE INCROCIO I TUOI OCCHI MI INNAMORO UN PO’ DI PIÙ, SEI SEMPLICEMENTE LA DONNA CHE HO SEMPRE SOGNATO“.
- …UN AMORE COSI’...LA PIU’ BELLA MEDAGLIA D’ORO… AUGURIAMO CHE…DURI!
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