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Rae Lin D’Alie, star del basket a Tokyo: GESÙ FA SEMPRE … CANESTRO!
- “LUI SEGNA SEMPRE, IO A VOLTE NO!” A sentire parlare di Gesù in questi termini proprio da lei, Rae Lin, star del basket 3X3 italiano,ti viene da fidarti. AVERE GESÙ IN SQUADRA ANCHE NELLA VITA… Una che di canestri se ne intende per la partita della vita ha voluto nella sua squadra il TOP PLAYER E NON SI VERGOGNA DI DIRLO. Poi fa comodo averlo anche nelle sfide sul campo, e lo dice nell’intervista al Corriere:
- “SONO SEMPRE IN CONVERSAZIONE CON LUI, PREGO ANCHE PRIMA E DURANTE OGNI PARTITA”. A questo punto io, invece, sono quasi gelosa: non riesco a snocciolare una decina nemmeno mentre lavo i piatti, figurati con la leggera pressione che hai mentre giochi una partita di basket e le avversarie cercano di sottrarti la palla.
- IMMARCABILE QUANTO IMPLACABILE. Eppure, proprio lei è conosciuta come l’”immarcabile“: che questa forza sul campo sia specchio di quanto è allo stesso tempo “implacabile” nella preghiera? E se in campo non è che ti puoi portare la Bibbia di Gerusalemme, Rae si scrive sul braccio piccoli REMINDER ALLA SACRA SCRITTURA.
- UNA STORIA ITALO-AMERICANA, con radici siciliane, inizia a giocare a basket a otto anni. Quando arriva la fatidica domanda afferma che non saprebbe scegliere tra Italia e USA, ma che il Bel Paese che l’ha sportivamente adottata è sempre più “casa”: “Essendo la mia formazione cestistica italiana, ho potuto giocare presto per la Nazionale. Mi sento più americana o italiana? Con il passare degli anni mi sento sempre più italiana, ma la verità è che non riesco a immaginare la mia vita senza l’Italia e senza gli Usa”.
- NON MOLLARE DIO, NELLO SPORT E NELLA VITA Tra i sogni c’è anche un lavoro che aiuti chi soffre, dato che fuori dal campo Rae ha STUDIATO TEOLOGIA E SOCIOLOGIA. NON MOLLARE DIO, NELLO SPORT E NELLA VITA
- POI C’È LA CASA QUELLA FATTA DI CUORE. Una mamma e un papà nel Wisconsinche le hanno insegnato l’amore e la fedeltà, come si legge su una dedica in Instagram. E ancora quel “grazie” non solo per il supporto, i balli in cucina, le battute, ma per non aver mai abbandonato Dio e la mano l’uno dell’altraquando sembrava tutto troppo da sopportare. Ci credo che questa ragazza poi sogni un matrimonio così, come leggo in chiusura dello stesso post. A VOLTE DIO LO METTIAMO IN PANCHINA, NELLA NOSTRA VITA. INVECE, COME FA RAE, DIO DEVI PORTARTELO IN CAMPO. LASCIARGLI IL CONTROLLO DI PALLA, FARLO GIOCARE FIANCO A FIANCO CON TE LE PARTITE DECISIVE. Io ce lo vedo, Gesù, coi calzoni da basket. Voi no?
- LA GINNASTA OLIMPICA GRACE MCCALLUM PORTERÀ IL SUO ROSARIO A TOKYO IN OCCASIONE DELLE OLIMPIADI. La 18enne sta riempiendo i titoli dei giornali non solo per le sue abilità sportive, ma anche per la sua fede cattolica. In un’intervista al The Central Minnesota Catholic, la madre di Grace, Sandy, ha parlato della fede cattolica della figlia. Secondo Sandy, Grace porta un rosario e una croce speciale della nonna ovunque vada. “VIAGGIA CON QUELLE COSE PER AVERE PACE E CALMA”, ha affermato Sandy. “GRACE NON VA DA NESSUNA PARTE SENZA DI LORO”.
- La mamma ha anche indicato che lei e la figlia cercano anche sempre una chiesa cattolica ovunque vadano, perché “la tiene in carreggiata” mentre deve affrontare il rigido programma che deve seguire un’atleta del suo calibro.
- Risonanze… CHE EFFETTO CI FA SENTIRE QUESTE COSE BELLE ANCHE NEL MONDO DELLO SPORT?———————————--donalesiani@gmail.com
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