“…MA COME DOBBIAMO PREGARE? ” – 3 –  RISPONDE “ONLINE”   S. CIPRIANO     NEL SUO COMMENTO AL “PADRE NOSTRO”

  • DOPO IL CIBO, SI CHIEDE IL PERDONO
    Dicendo la preghiera del Signore, noi chiediamo: «DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO». Ciò può essere inteso sia in senso spirituale che in senso materiale…Infatti il pane di vita è Cristo. E come diciamo «PADRE NOSTRO», così invochiamo il «PANE NOSTRO», poiché CRISTO È PANE DI COLORO CHE COME NOI ASSUMONO IL SUO CORPO.
  • CHIEDIAMO che ogni giorno ci sia dato QUESTO PANE. Noi viviamo in Cristo e riceviamo la sua Eucaristia come cibo di salvezza. Non Accada che, a causa di peccati gravi, ci venga negato il pane celeste, e così privati della comunione, veniamo anche separati dal corpo di Cristo. Egli stesso ha proclamato infatti: IO SONO IL PANE DI VITA, che sono disceso dal cielo. Se uno mangerà del mio pane, vivrà in eterno. E il pane che io vi darò è la mia carne per la vita del mondo (cfr. Gv 6, 51).PER QUESTO CHIEDIAMO che ci sia dato ogni giorno il NOSTRO PANE, CIOÈ CRISTO, perché noi che viviamo in Cristo, non ci allontaniamo dalla sua vita divina.
  • PREGHIAMO ANCHE PER I NOSTRI PECCATI, dicendo:  «E RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI, COME ANCHE NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI». Dopo aver chiesto il cibo, chiediamo pure perdono delle colpe. Come è davvero necessario, e come è prudente e salutare essere avvertiti CHE SIAMO PECCATORI, ed essere spinti a pregare per i nostri peccati!
  • PERCHÉ NON AVVENGA CHE QUALCUNO SI COMPIACCIA come se fosse senza colpe…così ammonisce Giovanni dicendo: Se diremo che non abbiamo alcun peccato, CI INGANNIAMO DA NOI STESSI. Se invece confesseremo i nostri peccati, il Signore è fedele e giusto, e ci rimette i peccati (1 Gv 1, 8). Nella sua lettera ha unito assieme l’una e l’altra Colui che ci ha insegnato a pregare per i debiti e le colpe, HA PROMESSO LA SUA PATERNA MISERICORDIA E IL SUO PERDONO.
  • COME ANCHE NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI» Dobbiamo  ricordare che non è possibile ottenere ciò che chiediamo per i nostri peccati, se anche noi non avremo fatto altrettanto verso chi ha peccato contro di noi. «Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, PERDONATE, PERCHÉ ANCHE IL PADRE VOSTRO, CHE È NEI CIELI, PERDONI A VOI I VOSTRI PECCAT (Mc 11, 25). Nessuna scusa ti rimarrà nel giorno del giudizio, quando sarai giudicato secondo il criterio che tu stesso hai usato con gli altri
  • SE SIAMO FIGLI DI DIO, RIMANIAMO NELLA PACE DI DIO, Dio non accoglie il sacrificio di chi è in discordia, anzi comanda di ritornare indietro dall’altare e di riconciliarsi prima col fratello. IL SACRIFICIO PIÙ GRANDE DA OFFRIRE A DIO È LA NOSTRA PACE E LA FRATERNA CONCORDIA…  Al contrario chi vive in discordia, chi è in disunione e non ha pace con i fratelli, «COLUI CHE ODIA IL PROPRIO FRATELLO È OMICIDA» (1 Gv 3, 15), Non può essere con Cristo chi ha preferito essere imitatore di Giuda piuttosto che di Cristo.
  • RISONANZE PERSONALI: …QUANTE VOLTE  abbiamo “RECITATO” il PADRE NOSTRO!!!… MA QUANTE VOLTE LO ABBIAMO PREGATO VERAMENTE BENE?  POSSIAMO … VOGLIAMO COMINCIARE DA OGGI?

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