Cari amici, siamo a Giugno, MESE EUCARISTICO per eccellenza. Quest’anno poi, proprio la prima Domenica celebriamo la festa del CORPUS DOMINI… Bella opportunità per approfondire il valore della Messa e della Domenica. VERI TESORI della nostra vita di credenti da riscoprire per non essere sopraffatti dalle fatiche del vivere. E da “difendere” come VALORI di rilevanza sociale. Ho pensato di rileggere con voi una lettera apostolica di San Giovanni Paolo II intitolata “DIES DOMINI” – IL GIORNO DEL SIGNORE. E ALTRI TESTI importanti per la spiritualità cristiana. Ci state? Lo spero. Fraternamente Dv
“D I E S D O M I N I” – IL GIORNO DEL SIGNORE
1°-LA DOMENICA, CELEBRA L’OPERA DEL CREATORE La sosta di Dio di fronte all’opera uscita dalle sue mani: Il riposo divino del settimo giorno esprime la sosta di Dio di fronte all’opera molto buona uscita dalle sue mani per volgere ad essa uno sguardo colmo di gioioso compiacimento: una sguardo contemplativo, che mira a godere la bellezza di quanto è stato compiuto TUTTO È DI DIO! “Il RAPPORTO dell’uomo con Dio ha bisogno di momenti di esplicita preghiera, in cui il RAPPORTO SI FA DIALOGO INTENSO…Il giorno del Signore è per eccellenza il giorno di questo RAPPORTO in cui l’uomo eleva a Dio il suo canto, facendosi voce dell’intera creazione per questo è anche il giorno del riposo… TUTTO È DI DIO!
- RIPOSARE NEL SIGNORE: “il fedele è invitato a riposare non solo come Dio ha riposato ma a riposare NEL SIGNORE, RIPORTANDO A LUI TUTTA LA CREAZIONE, NELLA LODE, NEL RENDIMENTO DI GRAZIE, NELL’INTIMITÀ FILIALE E NELL’AMICIZIA SPONSALE
- DAL SABATO ALLA DOMENICA Alla luce di questo mistero, il senso del precetto sul giorno del Signore viene recuperato, pienamente svelato nella gloria che rifulge sul volto di Cristo. Dal sabato si passa al primo giorno dopo il Sabato, dal settimo giorno al primo giorno: il dies Domini diventa il DIES CHRISTI! (n. 18)
- IL GIORNO DEL SIGNORE“Il giorno del Signore ha avuto sempre nella storia della Chiesa, una considerazione privilegiata… E’ LA PASQUA DELLA SETTIMANA in cui si celebra la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte.
· E’ invito a rivivere L’ESPERIENZA dei DISCEPOLI DI EMMAUS che sentirono ardere il cuore mentre il Signore si affiancava a loro lungo il cammino” |
- Commemorando ogni Domenica il giorno della risurrezione di Cristo la Chiesa intende additare ad ogni generazione l’asse portante della storia. IL “GIORNO DEL SIGNORE” È “IL SIGNORE DEI GIORNI”
- DOMENICA O “FINE SETTIMANA”? “Ma oggi…si è affermata largamente la pratica del “WEEK-END”,inteso come tempo settimanale di sollievo…Quando la Domenica si riduce a puro “fine settimana” può capitare che l’uomo rimanga chiuso in un orizzonte tanto ristretto che non gli consente più di vedere il “cielo”. Allora per quanto vestito a festa, diventa intimamente incapace di “far festa”
- TEMPO PERDUTO O GUADAGNATO?“Vorrei oggi invitare tutti con forza a riscoprire la Domenica: non abbiate paura di dare il vostro tempo a Cristo. “IL TEMPO DONATO A CRISTO NON È MAI TEMPO PERDUTO, ma tempo guadagnato per l’umanizzazione profonda DEI NOSTRI RAPPORTI E DELLA NOSTRA VITA”.
- PAOLO: Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. 1 Cor. 11
- MAURIAC – “GIOVEDÌ SANTO” “La piccola ostia giudica l’uomo. Nessuno conosce se stesso se non si è esaminato alla luce di quest’Ostia, Ma Cristo si fa in essa presente perché il suo giudizio sull’uomo sia di amore, non di condanna . Io non mi chiamo colui che condanna; il mio nome è GESÙ’! (p.79)
- FONTE DI PERDONO: “Ogni uomo, anche carico di un enorme peso di delitti, deve sperare il perdono” Forza per non peccare “Il peccato, che un modernissimo maestro ha scritto essere quello che non si può non fare, diventa, proprio quello che non è loro possibile compiere, nemmeno quando carne e sangue ruggiscono e reclamano. Che cosa sostiene coloro che resistono, o che dalla caduta subito si rialzano correndo a lavarsi alla minima macchia e per i quali il non essere puri diviene un’insopportabile sofferenza?”(p.55)
- GRAZIA DEL VIATICO“Voglia il Signore concederci la grazia di non morire senza il Viatico, di entrare nel mistero della morte col solo Amico che possa con noi oltrepassare la soglia! Che ci sia data la grazia di ritrovare al di là delle tenebre, Colui che si abbassa fino a unire la sua carne e la sua divinità a un corpo quasi corrotto. Ch’egli senta il nostro impercettibile singhiozzo, l’ultimo, quello che nessun orecchio al mondo potrà raccogliere; che egli riceva sulla sua faccia adorabile l’ultimo respiro e così addormentati in Cristo, possiamo risvegliarci ai piedi di Cristo re, vincitore del mondo; e che Egli sia benedetto per l’immensa speranza nostra di non morire soli.”
- RISONANZE PERSONALI... CHE NE DITE , AMICI? VI SEMBRANO COSE…. DIFFICILI O PREZIOSE CHE CI FANNO APPREZZARE I “TESORI” DELLA NOSTRA FEDE?
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