“OGGI DEVO FERMARMI A CASA TUA”
(Luca 19, 1ss)
GESÙ IN CASA DI MARTA E MARIA
1Un certo Lazzaro di Betania, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. 2Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «SIGNORE, ECCO, COLUI CHE TU AMI È MALATO». 4All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». GESÙ VOLEVA MOLTO BENE A MARTA, A SUA SORELLA E A LAZZARO. Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro.
- Il Signore Gesù, incarnandosi, è venuto a condividere la nostra vita. In tutti i suoi aspetti: la gioia di un matrimonio a Cana e il pianto di un funerale a Betania…
- Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!
- Gesù le disse: “IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA; CHI CREDE IN ME, ANCHE SE MUORE, VIVRÀ. CHIUNQUE VIVE E CREDE IN ME, NON MORRÀ IN ETERNO. ”. Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: “IL MAESTRO È QUI E TI CHIAMA”.
- Accoglie lo sfogo di dolore di una sorella e ne sostiene la fede E’ di grande conforto, nel nostro dolore, pensare che Egli è presente e soffre con noi. E, nel suo silenzio, parla e chiama… Il Signore è qui e ti chiama. Così la disgrazia può trasformarsi in…grazia!
- GESÙ ALLORA QUANDO LA VIDE PIANGERE e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: “Dove l’avete posto?”. Gli dissero: “Signore, vieni a vedere!”. GESÙ SCOPPIÒ IN PIANTO.
- Questa nostra terra, bagnata anche dalle Sue lacrime…. Come dubitare ancora della sua vicinanza e della sua comprensione?
- INTANTO GESÙ, ANCORA PROFONDAMENTE COMMOSSO, SI RECÒ AL SEPOLCRO…
- Ma noi non abbiamo bisogno di uno in più che pianga con noi… siamo già in tanti! Ci serve Uno che ci liberi dalla morte! Per questo…
- DISSE GESÙ: “TOGLIETE LA PIETRA!”. Gli rispose Marta: “Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni”. Le disse Gesù: “NON TI HO DETTO CHE, SE CREDI, VEDRAI LA GLORIA DI DIO?”. Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: “PADRE, TI RINGRAZIO CHE MI HAI ASCOLTATO. E, detto questo, gridò a gran voce: “LAZZARO, VIENI FUORI!”. Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario.
- Chi crede in me, anche se muore, vivrà…(Gv. 11,1ss) Siamo di fronte al mistero di Gesù: fattosi per noi fragile uomo in pianto, resta pur sempre il Figlio del Dio vivente, che libera l’amico Lazzaro dai legami della morte…
- GESÙ DISSE LORO: “SCIOGLIETELO E LASCIATELO ANDARE”
- E un giorno non lontano, con la sua morte e risurrezione, libererà tutti coloro che “per paura della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita”( 2). Anche noi. Liberi per sempre dalla grande nemica, la morte. E’ la buona notizia per eccellenza, l’Evangelo cristiano. Il nucleo della gioia pasquale. Il fondamento per “VARCARE LA SOGLIA DELLA SPERANZA”.
- DON ORIONE in pianto per un confratello morto si sfogava con la Madonna così: Sono tanti anni e in questo santo giorno, venivo ai tuoi piedi col primo figlio della divina Provvidenza, e tutti gli anni venivamo qui ai tuoi piedi benedetti. Quest’anno quel povero figliolo è morto e sono qua solo. Sono solo, davanti a Te. Ascoltami, o Tu che vedi e sai compatire il cuore che piange. Il mio figliuolo è morto! Io vengo a rinnovarti la consacrazione di me e la mia offerta, MA SONO SOLO. O Maria, cara Madonna mia, ascoltami; guarda le lacrime del mio povero cuore. Vedi quest’anno non so più parlare: perdonami, sono solo. IL MIO POVERO FIGLIUOLO È MORTO! Ma io so che sarà qui anche lui. E’ da anni che questo giorno lo passavamo insieme; eravamo in tre: Tu, cara Madonna, lui ed io. Anche tu hai pianto tanto, anche tu, o cara Madonna. Lasciami piangere; sono solo. Il mio povero figliuolo è morto!” Scr.61,205
- RISONANZE PERSONALI… Con questa pandemia sentiamo come profondamente vera la frase “ Per paura della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita”(Eb. 2,1s). Come stiamo reagendo, come viviamo questa situazione? Come possiamo aiutarci a vicenda?