Cari amici, visto anche il vostro interesse per le splendide pagine di Hetty Hillesum… mi permetto di mandare ancora qualcosa di un … SECONDO BEL FIORE DI SANTITA’ CRESCIUTO ….SUL MARCIUME DI AUSCHWITZ:
EDITH STEIN CARMELITANA MARTIRE AD AUSCHWITZ (1891-1942)
- CENNI BIOGRAFICI: Edith Stein nacque nel 1891 a Breslavia, oggi Wroclaw in Polonia. Era l’ultima di sette figli di una famiglia ebrea profondamente religiosa. Nacque in una festa religiosa ebraica, IL 12 ottobre, giorno del KIPPUR, cioè dell’espiazione. Nel 1910 Edith è iscritta all’università di Breslavia. Disse: “LO STUDIO DELLA FILOSOFIA è un continuo camminare sull’orlo dell’ABISSO”, ma lei, seppe farne una via di incontro con la VERITÀ. Conobbe MAX SCHELER...In lei, che si dichiarava atea, SCHELER riuscì a risvegliare IL BISOGNO RELIGIOSO…
- SCHELER era tornato alla FEDE CATTOLICA ed esponeva il suo credo in modo affascinante. EDITH si vide aprire dinanzi un nuovo ambito di FENOMENI… Dice lei stessa: ”IL MONDO DELLA FEDE mi si apriva dinanzi“. Allo scoppio della prima guerra mondiale, fu CROCEROSSINA volontaria in un ospedale militare: “NON la scienza, ma la DEDIZIONE DELLA VITA ha l’ultima parola!”.
- Nell’estate del 1921, Edith lesse – in una sola notte – LA VITA DI S. TERESA D’AVILA. Alle prime luci del mattino, dovette confessare a se stessa: “QUESTA È LA VERITÀ!”. Ricevette il battesimo il 1° gennaio 1922. Si recò, dall’anziana madre AUGUSTA, per rivelarle quanto era avvenuto. Si mise in ginocchio e le disse: “MAMMA, SONO CATTOLICA!”. La madre pianse. E pianse anche Edith.
- Con l’ascesa al potere di Hitler, Il 15 ottobre 1933 Edith ENTRAVA NEL CARMELO DI COLONIA. AVEVA 42 ANNI. Le squadre delle SS la deportarono nel campo di concentramento di Auschwitz. “Andiamo! – aveva detto alla sorella Rose, ANDIAMO A MORIRE PER IL NOSTRO POPOLO!“. Era passata dalla cattedra di docente universitaria al Carmelo. Ed ora, dalla pace del chiostro, passava agli orrori di un lager nazista.. Edith Stein, SUOR TERESA BENEDETTA DELLA CROCE, MORÌ NELLE CAMERE A GAS DI AUSCHWITZ IL 9 AGOSTO 1942. Fu beatificata da Giovanni Paolo II a Colonia, 1° maggio 1987. PROCLAMATA SANTA A ROMA, IN PIAZZA S. PIETRO, IL GIORNO 11 OTTOBRE 1998.
- NULLA POTRÀ MAI SEPARARMI DAL TUO AMORE (Poesia « Heilige Nacht » ) Mio Signore e mio Dio, mi hai guidata su un cammino lungo, oscuro e faticoso. Il mio cuore stava pietrificandosi in una sofferenza profonda quando il chiarore di UNA DOLCE STELLA sorse ai miei occhi. Fedele, mi guidò ed io la seguii. GIUNSI ALFINE ALLA PORTA DELLA CHIESA. SI APRÌ. CHIESI DI ENTRARE. La tua benedizione mi accoglie attraverso le parole del tuo sacerdote. CREDO, CONFESSO LA MIA FEDE! Il sacerdote mi conduce ai gradini dell’altare, chino la fronte, L’ACQUA SANTA SCORRE SUL MIO CAPO.Signore, come si può rinascere quando si è giunti alla metà della propria vita (Gv 3,4)? Tu l’ hai detto, e questo è divenuto per me realtà. IL PESO DELLA COLPE E DELLE PENE DELLA MIA LUNGA VITA MI HA ABBANDONATO. In piedi, ho ricevuto IL VESTITO BIANCO posto sulle mie spalle! Ho portato in mano IL CERO… la tua vita santa arde in me. IL MIO CUORE È ORMAI IL PRESEPIO che attende la tua presenza. Per poco tempo! MARIA, TUA MADRE CHE È ANCHE MIA, mi ha dato il suo nome. Oh! Nessun cuore umano può concepire ciò che prepari per coloro che ti amano (1 Cor 2,9). ORMAI SEI MIO E NON TI LASCERÒ MAI PIÙ. DOVUNQUE VADA LA STRADA DELLA MIA VITA, SEI ACCANTO A ME. NULLA POTRÀ MAI SEPARARMI DAL TUO AMORE (Rm 8,39)
Signore, dove saremo portati su questa terra noi non sappiamo. Ma non dobbiamo chiedercelo prima del tempo. Sappiamo soltanto che per coloro che ti amano, tutte le cose volgono al bene e che le tue vie vanno oltre questa terra. SIGNORE, DAMMI TUTTO CIÒ CHE MI CONDUCE A TE, PRENDI TUTTO CIÒ CHE MI DISTOGLIE DA TE, SIGNORE, STRAPPA ME DA ME STESSA E DAMMI TUTTA A TE.
PENTECOSTE 1942: “NON SAI DI DOVE VIENE E DOVE VA”
- CHI SEI, DOLCE LUCE CHE MI COLMI E ILLUMINI LE TENEBRE DEL MIO CUORE ? MI GUIDI COME LA MANO DI UNA MADRE, e se mi lasciassi, non potrei fare un solo passo di più. Sei lo spazio che avvolge il mio essere e lo mette al tuo riparo. TU, PIÙ VICINO A ME DI ME STESSA, PIÙ INTIMO DELL’INTIMO DELLA MIA ANIMA, e tuttavia inafferrabile e ineffabile, al di sopra di ogni nome, Spirito Santo, Amore eterno! Non sei forse la dolce manna che dal cuore del Figlio trabocca nel mio cuore, cibo degli angeli e dei beati ? LUI CHE SI È RIALZATO DALLA MORTE ALLA VITA HA SVEGLIATO ANCHE ME DAL SONNO DELLA MORTE PER UNA VITA NUOVA. E giorno dopo giorno continua a darmi una vita nuova, la cui pienezza, un giorno, mi inonderà interamente, vita dalla tua vita, Vita eterna !
- GIOVANNI PAOLO II “CERTE VOLTE PER ARRIVARE ALLA LUCE BISOGNA PASSARE DAL BUIO”. La figura di EDITH STEIN spicca nella storia del Novecento per la coerenza ed il coraggio; ella soleva dire: “CERTE VOLTE PER ARRIVARE ALLA LUCE BISOGNA PASSARE DAL BUIO”. “Una personalità che porta nella sua intensa vita una sintesi drammatica del nostro secolo. EDITH STEIN, EBREA DI NASCITA E QUINDI SORELLA PER STIRPE DI GESÙ DI NAZARETH, anche lui rinnegato, cacciato dalla città santa e ucciso con una morte umiliante, si sentì chiamata ad OFFRIRSI CON LUI PER IL SUO POPOLO. Ebbe così la sorte, ma si può dire anche il privilegio raro, di sigillare nel sangue i principi sui quali aveva fondato la sua esperienza cristiana ELLA SI PONE COME UN VESSILLO di rispetto, di tolleranza e di accoglienza che invita uomini e donne a comprendersi ed accettarsi aldilà delle differenze etniche, culturali, religiose, per formare una società veramente solidale e fraterna.
- …NOI, CHE SIAMO CRESCIUTI NELL’EBRAISMO, ABBIAMO IL DOVERE DI RENDERE TESTIMONIANZA, …DESIDERO OFFRIRMI COME VITTIMA DI ESPIAZIONE PER LA VERA PACE: CHE LA POTENZA DELL’ ANTICRISTO, SE POSSIBILE, CROLLI E CHE UN NUOVO ORDINE SI POSSA COSTRUIRE… (EDITH STEIN)
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