ABBIAMO BISOGNO DI TE…MARANATHA’
CARI AMICI, ALL’ INIZIO DEL NUOVO ANNO LITURGICO, mi è caro riproporre a me stesso e a voi qualche canto e qualche pensiero che ci aiutino a ritrovare il giusto ATTEGGIAMENTO SPIRITUALE per prepararci al NATALE. Gustiamoci allora RORATE COELI DESUPER un vero capolavoro di canto gregoriano o almeno l’adattamento italiano con quella monotona ma importante ripetizione: MARANATHA: VIENI, SIGNORE! Ripetiamocela questa invocazione, soprattutto di questi tempi… Ne abbiamo davvero bisogno: ce lo ricorda Giovanni Papini in una bella pagina : ABBIAMO BISOGNO DI TE…E gustiamoci anche le due riflessioni di ISAIA E S. CIRILLO: ci aprono spiragli di verità e sostanza nel nostro RAPPORTO CON DIO. BUON CAMMINO DI AVVENTO, così… dv
- – Siamo il deserto, siamo l’arsura: MARANATHÀ 2 vv – Siamo il vento, nessuno ci ode . MARANATHÀ – Siamo le tenebre nessuno ci guida: MARANATHÀ – Siam le catene, nessuno ci scioglie. MARANATHÀ – Siamo il freddo, nessuno ci copre: MARANATHÀ – Siamo le lacrime, nessuno ci asciuga: MARANATHÀ – Siamo il dolore, nessuno ci guarda MARANATHÀ
- ABBIAMO BISOGNO DI TE, DI TE SOLO. Tu solo conosci il bisogno che c’è di Te, in questo mondo, in quest’ora del mondo. Gesù, tutti hanno bisogno di te anche quelli che non lo sanno. E quelli che non lo sanno assai più di quelli che sanno. L’affamato si immagina di cercare il pane E HA FAME DI TE. L’assetato crede di volere l’acqua E HA SETE DI TE. Il malato s’illude di cercare la salute E IL SUO MALE È L’ASSENZA DI TE. Tu sai quanto sia grande per me e per tutti noi il bisogno del tuo sguardo e della tua parola. Tu che fosti tormentato per amore nostro ED ORA CI TORMENTI CON TUTTA LA POTENZA DEL TUO IMPLACABILE AMORE. (Giovanni Papini)
- DIO RIMPROVERA IL SUO POPOLO (Isaia 1, 1-18) Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. Il bue conosce il proprietario e l’asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende». Hanno abbandonato il Signore, si sono voltati indietro…Il vostro paese è devastato, le vostre città arse dal fuoco. La vostra campagna, è una desolazione come Sòdoma distrutta. È rimasta sola la figlia di Sion come una capanna in una vigna, come una città assediata. Ascoltate la dottrina del nostro Dio! «Che m’importa dei vostri sacrifici senza numero?» «Sono sazio degli olocausti di montoni e di giovenchi; Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri? Smettete di presentare offerte inutili, l’incenso è un abominio per me; non posso sopportare assemblee sacre, DELITTO E SOLENNITÀ. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. LAVATEVI, purificatevi, togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni. Soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova». «Venite e discutiamo», dice il Signore. «Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana».
- LE DUE VENUTE DI CRISTO – S. Cirillo di Gerusalemme Noi annunziamo che Cristo verrà. Infatti non è unica la sua venuta, ma ve n’è una seconda, la quale sarà molto più gloriosa della precedente. La prima, infatti, ebbe il sigillo della sofferenza, l’altra porterà una corona di divina regalità. Una prima volta è venuto in modo silenzioso, come la pioggia sul vello. Una seconda volta verrà in splendore e chiarezza davanti agli occhi di tutti. Nella sua prima venuta fu avvolto in fasce e posto in una stalla, nella seconda si vestirà di luce come di un manto. Nella prima accettò la croce, nell’altra avanzerà scortato dalle schiere degli angeli e sarà pieno di gloria. E poiché nella prima abbiamo acclamato: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore» (Mt 21, 9), la stessa lode proclameremo nella seconda. Anche Paolo parla di queste due venute: «È apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo» (Tt 2, 11-13).
ABBIAMO BISOGNO DI TE…
quanto ne siamo convinti?
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Sì, Signore, abbiamo bisogno di te, ora e sempre!
ABBIAMO BISOGNO DI TE… – Giovanni Papini
Abbiamo bisogno di te, di te solo.
Tu solo conosci il bisogno che c’è di te,
in questo mondo, in quest’ora del mondo.
Gesù, tutti hanno bisogno di te
anche quelli che non lo sanno.
E quelli che non lo sanno
assai più di quelli che sanno.
L’affamato si immagina
di cercare il pane
e ha fame di te.
L’assetato crede di volere l’acqua
e ha sete di te.
Il malato s’illude di cercare la salute
e il suo male è l’assenza di te.
Tu sai quanto sia grande
per me e per tutti noi
il bisogno del tuo sguardo
e della tua parola.
Tu che fosti tormentato
per amore nostro
ed ora ci tormenti con tutta la potenza
del tuo implacabile amore.