Cari amici,
oggi a Roma celebriamo la memoria di un GRANDE SANTO PAPA DEL PRIMO SECOLO... San Clemente, papa dal 90 – 100… Pensate è stato il quarto vescovo di Roma dopo S. Pietro, Lino e Anacleto… Ed è famoso principalmente per una Lettera scritta ai Corinzi che avevano problemi di discordia fra loro…per esortarli a rifare LA PACE… ve ne propongo qualche pagina insieme al grande MOSAICO NELLA CHIESA DI S. CLEMENTE . UN CAPOLAVORO INSUPERABILE … GODIAMOCELO IN QUESTA FOTO E NELLA BREVE SPIEGAZIONE…
LA PROFESSIONE DELLA FEDE CRISTIANA BASILICA DI SAN CLEMENTE,
Mosaico dell’abside Questo antico mosaico celebra il trionfo della Croce, mistero centrale della fede cristiana. Si può osservare la fioritura lussureggiante di un cespo di acanto. La vitalità di questa pianta è data dalla croce di Gesù…. Gesù è il nuovo Adamo che, con il mistero della sua passione morte e risurrezione, fa rifiorire l’umanità. Attorno al Cristo sofferente ci sono dodici bianche colombe, che rappresentano i 12 apostoli. Ai piedi della croce, ci sono Maria e Giovanni: «Gesù, vedendo la madre e lì accanto il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!“. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa» (Gv 19,26-27).In alto si sporge la mano del Padre, che offre una corona di gloria al suo Figlio vittorioso della morte con il suo mistero pasquale. Da questa pianta, che rappresenta l’albero della redenzione, scaturisce una sorgente di acqua zampillante, che da vita a 4 rivoli, che simboleggiano i quattro vangeli, al quale si dissetano i fedeli, come fanno i cervi alle sorgenti di acqua viva. La Chiesa viene qui presentata come un giardino celeste vivificato da Gesù, vero albero di vita.
- LA PIÙ ANTICA TESTIMONIANZA STORICA DEL MARTIRIO DI PIETRO E DI PAOLO San Clemente, papa (90 –100) – Lettera ai Corinzi, CC. 5-7
Lasciando gli esempi antichi dell’Antico Testamento, veniamo agli atleti vicinissimi a noi e prendiamo gli esempi validi della nostra epoca. Per invidia e per gelosia le più grandi e giuste colonne furono perseguitate e lottarono sino alla morte. Prendiamo i santi apostoli. PIETRO per l’ingiusta invidia sopportò molte fatiche, non una o due, e così col martirio raggiunse il posto della gloria. L’invidia e la discordia permisero a PAOLO di mostrare come si raggiunge il premio della pazienza. Per sette volte portando le catene della prigionia, esiliato, lapidato, fattosi predicatore del Vangelo nell’oriente e nell’occidente, ebbe la nobile fama della fede. Dopo aver predicato la giustizia a tutto il mondo, fino al confine dell’occidente, e resa testimonianza davanti alle autorità, lasciò il mondo e raggiunse il luogo santo, divenendo il più grande modello di pazienza. A questi uomini che vissero santamente si aggiunse una grande schiera di eletti, i quali, soffrendo per invidia molti oltraggi e torture, furono di bellissimo esempio per noi. Carissimi, scriviamo tutte queste cose non solo per avvertire voi, ma anche per ricordarle a noi. Siamo sulla stessa arena e uno stesso combattimento ci attende. Lasciamo i vani ed inutili pensieri e seguiamo la norma gloriosa e veneranda della nostra tradizione. Vediamo ciò che è bello, ciò che è piacevole e gradito davanti a chi ci ha creato. Fissiamo lo sguardo sul sangue di Gesù Cristo e consideriamo quanto sia prezioso al Padre suo. Effuso per la nostra salvezza portò al mondo la grazia del pentimento
- DIO ORDINA IL MONDO CON ARMONIA …. FISSIAMO LO SGUARDO SUL PADRE E CREATORE DI TUTTO IL MONDO e immedesimiamoci intimamente con i suoi magnifici e incomparabili doni di pace e con i suoi benefici. Contempliamolo nella nostra mente e scrutiamo con gli occhi dell’anima il suo amore così longanime. Consideriamo quanto si dimostri benigno verso ogni sua creatura. I CIELI, CHE SI MUOVONO SOTTO IL SUO GOVERNO, gli sono sottomessi in pace; il giorno e la notte compiono il corso fissato da lui senza reciproco impedimento. IL SOLE, LA LUCE E IL CORO DEGLI ASTRI percorrono le orbite prestabilite secondo la sua disposizione senza deviare dal loro corso, e in bell’armonia. LA TERRA, feconda secondo il suo volere, produce a suo tempo cibo abbondante per gli uomini, LE BESTIE E TUTTI GLI ESSERI ANIMATI che vivono su di essa, senza discordanza e mutamento alcuno per rapporto a quanto egli ha stabilito. Gli stessi ordinamenti regolano gli abissi impenetrabili e le profondità della terra. PER SUO ORDINE IL MARE IMMENSO E SCONFINATO si raccolse nei suoi bacini e non oltrepassa i confini che gli furono imposti, ma si comporta così come Dio ha ordinato. Ha detto infatti: «fin qui giungerai e qui si infrangerà l’orgoglio delle tue onde» (Gb 38, 11). L’oceano invalicabile per gli uomini e i mondi che si trovano al di là di esso sono retti dalle medesime disposizioni del Signore. LE STAGIONI di primavera, d’estate, d’autunno e d’inverno si succedono regolarmente le une alle altre. ANCHE LE SORGENTI create per il nostro godimento e la nostra salute, offrono le loro acque ininterrottamente per sostentare la vita degli uomini. PERSINO GLI ANIMALI PIÙ PICCOLI si stringono insieme nella pace e nella concordia. Tutto questo il creatore e signore di ogni cosa ha comandato che si facesse in pace e concordia, ma con maggiore abbondanza verso di noi che ricorriamo alla sua misericordia PER MEZZO DEL SIGNORE NOSTRO GESÙ CRISTO. A LUI LA GLORIA E L’ONORE NEI SECOLI DEI SECOLI. AMEN.
- LA CARITÀ CI CONGIUNGE INTIMAMENTE A DIO
COLUI CHE POSSIEDE LA CARITÀ IN CRISTO mette in pratica i comandamenti di Cristo. Chi è capace di svelare l’infinito AMORE DI DIO? CHI PUÒ ESPRIMERE LA MAGNIFICENZA DELLA SUA BELLEZZA? L’ALTEZZA A CUI CONDUCE LA CARITÀ, NON SI PUÒ DIRE A PAROLE. LA CARITÀ CI CONGIUNGE INTIMAMENTE A DIO, «LA CARITÀ COPRE UNA MOLTITUDINE DI PECCATI» (1 Pt 4, 8), LA CARITÀ TUTTO SOPPORTA, TUTTO PRENDE IN SANTA PACE. NULLA DI VOLGARE NELLA CARITÀ, NULLA DI SUPERBO. LA CARITÀ NON SUSCITA SCISMI, LA CARITÀ OPERA TUTTO NELLA CONCORDIA. NELLA CARITÀ TUTTI GLI ELETTI DI DIO SONO PERFETTI, MENTRE SENZA LA CARITÀ NIENTE È GRADITO A DIO. Con la carità Dio ci ha attirati a sé. Per la carità che ebbe verso di noi il Signore nostro Gesù Cristo, secondo il divino volere, ha versato per noi il suo sangue e ha dato la sua carne per la nostra carne, la sua vita per la nostra vita. Vedete, o carissimi, quanto è grande e meravigliosa la carità e come non si possa esprimere adeguatamente la sua perfezione. Chi è meritevole di trovarsi in essa, se non coloro che Dio ha voluto rendere degni? Preghiamo dunque e CHIEDIAMO DALLA SUA MISERICORDIA DI ESSERE TROVATI NELLA CARITÀ, LIBERI DA OGNI SPIRITO DI PARTE, IRREPRENSIBILI. Beati noi, o carissimi, se praticheremo i comandamenti del Signore nella concordia della carità, perché per mezzo della carità ci siano rimessi i nostri peccati. È scritto infatti: Beati coloro ai quali sono state rimesse le colpe e perdonata ogni iniquità. Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male e sulla cui bocca non c’è inganno (Sal 31, 1). Questa proclamazione di beatitudine riguarda coloro che Dio ha eletto per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. A lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
DON ORIONE: Nel nome della Divina Provvidenza, ho aperto le braccia e il cuore a sani e ad ammalati, di ogni età, di ogni religione, di ogni nazionalità: a tutti AVREI VOLUTO DARE COL PANE DEL CORPO, IL DIVINO BALSAMO DELLA FEDE. Tante volte ho sentito Gesù Cristo vicino a me, tante volte l’ho come intravisto, Gesù, nei più reietti e più infelici. (Let.88)
CHE NE DITE, AMICI, QUANTO NE ABBIAMO BISOGNO ANCHE OGGI DI QUESTI PENSIERI E SOPRATUTTO DI QUESTI… TESTIMONI DI CARITA’ MATERIALE E SPIRITUALE… !!!??
….” CREDO NELL’AMORE DI DIO IN NOI,
CREDO IN DIO CADUTO SUL MONDO COME UN BACIO.
E INCONTRARLO NON SARA’ COME INGINOCCHIARSI
DAVANTI AL TRONO DI UN IMPERATORE MA COME
IL BACIO VERGINE DELL’UNIVERSO. COME BACIARE LA BOCCA
VERGINE DELL’UNIVERSO “.
(mallarmè)
PARLAMI DI DIO – (anonimo)
“C’era una volta un uomo che voleva conoscere più cose possibili su Dio.
Un mattino, dunque, partì per chiedere a tutti gli uomini e a tutte le cose di parlargli di Dio.
Disse al soldato: “Parlami di Dio!” E il soldato lasciò cadere le armi.
Disse al povero: “Parlami di Dio!’ E il povero gli offrì il suo mantello.
Disse al ciliegio: “Parlami di Dio!”. E il ciliegio fiorì.
Disse alla casa: “Parlami di Dio!”. E la casa aprì la sua porta.
Disse all’albero: “Parlami di Dio!”. E l’albero allargò i suoi rami per proteggerlo dai raggi di sole.
Disse al bambino: “Parlami di Dio!”. E il bambino si mise a sorridere.
Disse alla neve: “Parlami di Dio!”. E la neve continuò a fioccare lieve, lieve.
Disse al pesce: “Parlami di Dio!”. E il pesce guizzò via come una freccia.
Disse all’ippopotamo: “Parlami di Dio!”. E l’ippopotamo si mise a ciondolare.
Disse al cielo: “Parlami di Dio!”. E il cielo indicò la terra e il creato.
Arrivata la sera, l’uomo se ne tornò a casa, tutto contento: non aveva mai imparato tante cose su Dio come in quel giorno! Allora, per non dimenticare nulla, ripassò a memoria tutti gli incontri, e gli venne spontaneo ringraziare.
Grazie soldato: da te ho imparato che Dio è PACE.
Grazie, povero: da te ho imparato che Dio è GENEROSITA’.
Grazie, ciliegio: da te ho imparato che Dio è BELLEZZA.
Grazie casa: da te ho imparato che Dio ACCOGLIE TUTTI.
Grazie, albero: da te ho imparato che Dio è BENIGNO.
Grazie, bambino: da te ho imparato che Dio è un SORRISO.
Grazie, neve: da te ho imparato che Dio è SILENZIO.
Grazie, pesce: da te ho imparato che Dio è SEMPRE GIOVANE.
Grazie, ippopotamo: da te ho imparato che Dio è UMORISTA.
Grazie, cielo: da te ho imparato che Dio è il grande Creatore di TUTTO!”