Cari amici, voglio condividere con voi una gran bella pagina di S. AGOSTINO… per cominciare bene la settimana… IL DOVERE DELLA PREGHIERA SI ADEMPIE MEGLIO CON …
MANTENIAMO SEMPRE VIVO IL DESIDERIO DELLA VITA BEATA, CHE CI VIENE DAL SIGNORE DIO E NON CESSIAMO MAI DI PREGARE. MA, a questo fine, è necessario che stabiliamo CERTI TEMPI FISSI per richiamare alla nostra mente il dovere della preghiera, distogliendola da altre occupazioni o affari, che in qualche modo raffreddano il nostro desiderio, ed eccitandoci con le parole dell’orazione a concentrarci in ciò che desideriamo.. La raccomandazione dell’Apostolo: “In ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste” (Fil 4, 6) non si deve intendere nel senso che dobbiamo portarle a conoscenza di Dio. Egli infatti le conosceva già prima che fossero formulate. ESSE DEVONO DIVENIRE MAGGIORMENTE VIVE NELL’AMBITO DELLA NOSTRA COSCIENZA.. Infatti il pregare a lungo non è , come qualcuno crede, lo stesso che pregare con molte parole. Altro è un lungo discorso, altro uno stato d’animo prolungato. CONSIDERIAMO COME DEL SIGNORE STESSO SIA SCRITTO CHE PASSAVA LE NOTTI IN PREGHIERA, E CHE NELL’ORTO PREGÒ A LUNGO. Ed in ciò, che altro intendeva, se non darci l’esempio, egli che nel tempo è l’intercessione propizio, mentre nell’eternità è , insieme al Padre, colui che ci esaudisce? SAPPIAMO CHE GLI EREMITI D’EGITTO FANNO PREGHIERE FREQUENTI, MA TUTTE BREVISSIME. ESSE SONO RAPIDI MESSAGGI CHE PARTONO ALL’INDIRIZZO DI DIO. Così l’attenzione dello spirito, tanto necessaria a chi prega, rimane sempre desta e fervida e non si assopisce per la durata eccessiva dell’orazione. Lungi dunque dalla preghiera ogni verbosità, ma non si tralasci la supplica insistente, se perdura il fervore e l’attenzione. Il servirsi di molte parole nella preghiera equivale a trattare una cosa necessaria con parole superflue. Il pregare consiste nel bussare alla porta di Dio e invocarlo con insistente e devoto ardore del cuore. IL DOVERE DELLA PREGHIERA SI ADEMPIE MEGLIO CON I GEMITI CHE CON LE PAROLE, PIÙ CON LE LACRIME, CHE CON I DISCORSI. DIO, INFATTI, “PONE DAVANTI AL SUO COSPETTO LE NOSTRE LACRIME” (SAL 55, 9 VOLG.), E IL NOSTRO GEMITO NON RIMANE NASCOSTO (CFR. SAL 37, 10) A LUI CHE TUTTO HA CREATO PER MEZZO DEL SUO VERBO, E NON CERCA LE PAROLE DEGLI UOMINI.
Cari amici, che ve ne pare ? Soprattutto di questa ultima frase: IL DOVERE DELLA PREGHIERA SI ADEMPIE MEGLIO CON I GEMITI CHE CON LE PAROLE, PIÙ CON LE LACRIME, CHE CON I DISCORSI.
LA PREGHIERA (secondo me) non ha un inizio e non ha una fine,
ma è il rapporto INCESSANTE con l’amato,
nelle varie forme
ma un UNICO ININTERROTTO ATTO d’AMORE.
….L’ANIMA ORANTE RITROVA IL SUO DIO ATTRAVERSO L’INCONTRO COSTANTE NELLA PREGHIERA. LE GRANDI CONVERSIONE SONO AVVENUTE DURANTE LA PREGHIERA COSTANTE, SILENZIOSA, SPESSO INSISTENTE. LA PREGHIERA ELEVA L’ANIMA, LA TRASCENDE, LA IMMEDESIMA AL SUO DIO. DINANZI ALLA GRANDEZZA DEL SUO CREATORE, L’ ANIMA RIMANE NELLA PIU’ GRANDE CONFUSIONE, LO SUPPLICA, LO RINGRAZIA LO BENEDICE. L’ANIMA ORANTE RIFIUTA LE LODI UMANE, SI ABBEVERA ALL’UNICA ACQUA, SI RISTORA ALL’UNICA MENSA. I MOMENTI DEDICATI ALLA PREGHIERA SONO PREZIOSI, HANNO UN VALORE INESTIMABILE, CI PERMETTONO DI PENETRARE, IN PICCOLE DOSI, NEL GRANDE MISTERO DELL’INFITO. IL TEMPO DEDICATO ALLA PREGHIERA E’ PREZIOSO, COSTRUTTIVO, CI AIUTA A RIDIMENSIONARE IL NOSTRO RAPPORTO FILIALE CON DIO. PREGARE E PREGARE SEMPRE CI FA SENTIRE PICCOLI, FRAGILI, BISOGNOSI DI AIUTO, INSISTENTI FINO ALLE LACRIME, DIO NON PUO’ FARE A MENO DI AVERE COMPASSIONE DI NOI. GRAZIE SIGNORE!!!