PROPOSTE FORMATIVE MESE DI FEBBRAIO 2013

  • Cari amici  Siamo a Febbraio: il mese più breve. Ma pieno di…VITA. In tutti i suoi aspetti. Di luce e di ombre, di bellezza e fragilità. Si, luce del mondo è Gesù  già nella sua presentazione al Tempio(2 Febbraio) Uno splendore, ogni vita nuova che nasce (3 Febbraio: giornata della vita) Bella una vita completamente donata al Signore (2 Febbraio: giornata della vita consacrata) come quella di chi ama e si sente amato (14 Febbraio:  S. Valentino).  Fragile si fa la vita quando la malattia bussa alla nostra porta o quando il peccato ci attira e travolge (11 Febbraio: giornata del malato)  Prima o poi, per tutti la vita si fa cammino… in salita. Ce lo ricorda l’austero rito delle ceneri (Mercoledì 13 Febbraio) con cui iniziamo il cammino quaresimale verso la Pasqua di Resurrezione con il Signore… Con Lui potremo raggiungere quella “vita in abbondanza” che Gesù ci ha promesso. Fraternamente dv

SCARICA ALLEGATI + 06 FEBBRAIO 2013 vita in abbondanza

11 FEBBRAIO:  FESTA MADONNA DI LOURDES

GIORNATA DEL MALATO

   BENEDETTO XVI: L’Anno della fede che stiamo vivendo costituisce un’occasione propizia per intensificare la diaconia della carità nelle nostre comunità ecclesiali, per essere ciascuno buon samaritano verso l’altro, verso chi ci sta accanto.

leggi tutto: + 06 Messaggio per giornata del malato Benedetto XVI

       Una Signora mi ha parlato…    Rileggiamo la LETTERA di BERNADETTE in cui racconta ciò che  è successo quel giorno…

    Un giorno, recatami sulla riva del fiume Gave per raccogliere legna insieme con due fanciulle, sentii un rumore. Mi volsi verso il prato ma vidi che gli alberi non si muovevano affatto, per cui levai la testa e guardai la grotta. Vidi una Signora rivestita di vesti candide. Indossava un abito bianco ed era cinta da una fascia azzurra. Su ognuno dei piedi aveva una rosa d’oro, che era dello stesso colore della corona del rosario. A quella vista mi stropicciai gli occhi, credendo a un abbaglio. Misi le mani in grembo, dove trovai la  mia corona del rosario. Volli anche farmi il segno della croce sulla fronte, ma non riuscii ad alzare la mano, che mi cadde. Avendo quella Signora fatto il segno della croce, anch’io, pur con mano tremante, mi sforzai e finalmente vi riuscii. Cominciai al tempo stesso a recitare il rosario, mentre anche la stessa Signora faceva scorrere i grani del suo rosario, senza tuttavia muovere le labbra. Terminato il rosario, la visione subito scomparve. Domandai alle due fanciulle se avessero visto qualcosa, ma quelle dissero di no; anzi mi interrogarono cosa avessi da rivelare loro. Allora risposi di aver visto una Signora in bianche vesti, ma non sapevo chi fosse. Le avvertii però di non farne parola. Allora anch’esse mi esortarono a non tornare più in quel luogo, ma io mi rifiutai. Vi ritornai pertanto la domenica, sentendo di esservi interiormente chiamata. Quella Signora mi parlò soltanto la terza  volta e mi chiese se volessi recarmi da lei per quindici giorni. Io le risposi di sì. Ella aggiunse che dovevo esortare i sacerdoti perché facessero costruire là una cappella; poi mi comandò di bere alla fontana. Siccome non ne vedevo alcuna, andavo verso il fiume Gave, ma ella mi fece cenno che non parlava del fiume e mi mostrò col dito una fontana. Recatami là, non trovai se non poca acqua fangosa. Accostai la mano, ma non potei prender niente; perciò cominciai a scavare e finalmente potei attingere un po’ d’acqua; la buttai via per tre volte, alla quarta invece potei  berla. La visione allora scomparve ed io me ne tornai verso casa. Per  quindici  giorni però  ritornai colà e  la Signora mi apparve tutti i giorni tranne un lunedì e un venerdì, dicendomi di nuovo di avvertire i  sacerdoti che facessero costruire là una cappella, di andare a lavarmi alla fontana e di pregare per la conversione dei peccatori. Le domandai più volte chi fosse, ma sorrideva dolcemente. Alla fine, tenendo le braccia levate ed alzando gli occhi al cielo, mi disse di essere l’Immacolata Concezione. Nello spazio di quei quindici giorni mi svelò anche tre segreti, che mi proibì assolutamente di rivelare ad alcuno; cosa che io ho fedelmente  osservato fino ad oggi.

  • UNA  COMMOVENTE ESPERIENZA DI DON ORIONE NEL 25.MO DI SACERDOZIO
      Qui di feste non se ne sono fatte; non ho permesso che se ne facessero pel mio XXV di Sacerdozio. Quel giorno io dovevo passarlo a Bra, nel silenzio e in Domino; ma, la vigilia, mi accorsi che il caro Chierico Viano andava peggiorando, e allora mi fermai a Tortona. La notte la passai presso il letto di Viano e la mattina dissi la Messa ai piedi della Madonna della Divina Provvidenza, e i ragazzi e tutti fecero la comunione generale. Ho voluto dire Messa da morto; ho sentito che dovevo pregare per tutti quelli che mi seguirono o che furono nostri alunni o benefattori e che già sono andati a vita eterna.   Venuta l’ora del pranzo, ti dirò come l’ho passata. Viano andava peggiorando, ma era sempre presente a se stesso; da più giorni… LEGGI TUTTO: + DON ORIONE ACCANTO AI MALATI…
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5 comments

  1. CARI AMICI ECCO UN BEL PENSIERO DI NEWMAN PER AUGURARVI UNA BUONA DOMENICA…DV

    Egli ti chiama per nome
    Beato John Henry Newman (1801-1890)

    Dio ti guarda, chiunque tu sia. Ti chiama per nome. Lui che ti ha fatto, ti vede e ti capisce. Tutto ciò che c’è in te, egli lo conosce: tutti i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri, le tue inclinazioni, i tuoi gusti, la tua forza e la tua debolezza. Ti vede nei giorni di gioia come nei giorni di pena. Si interessa a tutte le tue angosce e ai tuoi ricordi, a tutti gli slanci e a tutti gli scoraggiamenti del tuo spirito; ha contato i tuoi capelli. … Ti stringe fra le braccia e ti sostiene ; ti solleva o ti ripone a terra. Contempla il tuo volto, sia nel sorriso che nel pianto, nella salute e nella malattia. Guarda le tue mani e i tuoi piedi con tenerezza, ascolta la tua voce, il battito del tuo cuore e perfino il tuo respiro…. Tu sei un essere umano riscattato e santificato, suo figlio adottivo; ti ha fatto dono di una parte di quella gloria e di quella benedizione che sgorgano per l’eternità dal Padre e dal Figlio unigenito. Sei stato scelto per essere suo… Cos’è l’uomo, cosa siamo noi, cosa sono io, perché il Figlio di Dio prenda così grande cura di me? Cosa sono perché … mi abbia elevato alla natura di un angelo, trasformando la sostanza originale della mia anima, rifacendomi – io che sono peccatore fin dalla giovinezza – e abbia fatto del mio cuore la sua dimora, di me il suo tempio?
    (Riferimenti biblici: Gv 10,3; Mt 10,30; Sal 8,5; cfr Gen 8,21, Sal 51,7;1Co 3,16)

  2. Carissimo D.V.,
    … Questa è l’ora in cui prendo la mia dose di BUON SONNIFERO! Durante la Messa vespertina che da noi è anche PREFESTIVA, ho ricordato al Signore tutti i…PESCATORI DI UOMINI perchè le ricorrenze erano avvalorate dal vangelo di questa domenica. Non so dimenticare i ricordi brutti, ma neppure le GRAZIE ricevute che mi fanno lodare e ringraziare il Signore.Come sarebbe bello se tutti i Sacerdoti prendessero coscienza del grande compito che Gesù ha loro affidato!
    Posso almeno dire che….provo una santa invidia? E’ vero che tante volte, nonostante la fatica, le sofferenze connesse….le reti restano vuote, ma questo non deve togliere ai Sacerdoti la gioia di aver meritato la fiducia del Signore. Ho pregato -soprattutto- per questo.BUONA DOMENICA con un filiale e sempre riconoscente abbraccio. T.

  3. Quando parliamo di abbondanza il nostro pensiero è sempre rivolto al possesso di qualcosa. Quando Dio è con noi, tutto è abbondanza, non manchiamo di nulla, lo sperimento in continuazione, è Lui la mia ” abbondanza”. Lui si prende cura di me, ma non ipoteticamente, no, realmente! Lui mi vive a fianco, se penso: avrei bisogno di un paio di scarpe, provo a vedere se trovo qualcosa a poco prezzo. Sembra un caso, ecco che arriva qualcuno a offrirmi proprio ciò di cui avevo bisogno; un caso? Il mio caso si chiama Dio. E’ Lui che mi sostiene, che mi guida, è Lui che mi rimprovera e mi corregge, mi ama, non può non farlo, è una necessità d’Amore la sua. Ogni cosa che Lui ci dona è giusta, ha pazienza di noi, questo tempo è il tempo della misericordia, ha pazienza, ma non sarà ingiusto, ognuno avrà ciò che ha scelto, l’abbondanza inizia qui, dopo sarà la pienezza. Meno male se la nostra coscienza ci rimprovera qualcosa, vuol dire che è viva, che Dio è con noi, e se Lui è con noi, niente ci potrà distruggere.

  4. Carissimo Don Vincenzo, mi piace l’idea di scriverle di domenica, e in particolare nella giornata di S. Biagio; mi dà l’impressione di avvicinarmi ancora di più alla Villa di Fano, che è un po’ la sua seconda casa natale … E’ anche un luogo di pace, non solo per la sua bellezza e per la sua posizione…. Dopo simili esperienze e insegnamenti si scopre che la pace è sì un benessere completo e avvolgente, che aderisce e rassicura come una coperta mentre fuori piove, ma è soprattutto un impegno, capace di sfidare i mutamenti passeggeri, gli eventi favorevoli e quelli contrari e di fondarsi su ciò che conta e che resta, cioè sull’amore. A proposito di pace, le invio in allegato il compito del mese di gennaio, aprendo l’anno e i propositi. Un altro quaderno sta per iniziare; così come quelli precedenti, raccoglierà le nostre corrispondenze, gli appuntamenti mensili con i suoi spunti di riflessione e quelli riservati e ancora più personali, dettati dagli eventi, dalle ricorrenze e dalla nostra amicizia … Ormai è il nono! Mi aiuti a crescere nella fede perché quella che ho mi sembra sempre carente, fragile e instabile.
    ISA

  5. Quando la vita, ancor di piu quella cristiana, ricordiamocci che:
    al di la della nebbia c’e’ sempre il sole;
    la croce vissuta come Cristo l’ha vissuta e’ la salvezza dell’anima;
    Fermarsi alle cose terrene e’ come fermarsi alle radici delle montagne, ci interessa la vetta che conduce in cielo;
    Forse e’ tempo du fare pulizia nelle stanze del Ns. Castello Interiore.

    LA RINGRAZIO ANCORA PER LE SUE E-MAIL E LE AUGURO BUON LAVORO, CHE QUESTO PORTI FRUTTI DI SALVEZZA E DI GIOIA. A RISENTIRCI.

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